mercoledì 15 gennaio 2020

MATRIOSKE (di Aldina Sommariva)

Tu che hai abbassato la guardia,
attento!
Attento, ti avevo detto fin dal primo giorno,
io colpisco alle spalle.
Non fidarti di me, sono corrotta
dall’aver sopportato troppo amore.
Non pensare, perché sei più avveduto
degli altri, che io sia domata dentro.
Tu ne conosci una,
di me.
Ma sono cento.
Volevi andare al centro,
aprire matrioske e trovar l’ultima,
quella che più non si apre, quella vera.
Quella vera non c’è.
Son tutte matrioske di dolore,
con le loro faccine sorridenti
e tra le mani il fiore di un ibisco.
Ma tutte diverse
e una più cattiva dell’altra.
E più sorrido più mi disunisco
in tante matrioske tutte aperte
che l’ultima hanno perso.

Aldina Sommariva



Nessun commento:

Posta un commento

Print Friendly and PDF