Sentivo come scrivere, esattamente come il fine del teatro in Grecia, aveva una funzione catarsica su di me.
Da qui la riflessione: ogni forma d'arte scaturisce da un' emozione piccola o grande che scompensa l'equilibrio interno di chi la produce. Scrivere, Dipingere, Fare poesia e musica (le metto insieme non a caso): ognuna di queste nasce da un'artista che può esserlo per un'ora o una vita, di professione o di nascosto, di qualsiasi forma... Ma non è la qualità dell'arte prodotta a fare l'artista: non mi reputavo un'artista a undic'anni, e men che meno ora. Sorrido.
Una grande felicità, un forte dolore, un ricordo che riaffiora carico di sentimenti passati, una speranza o paura per il futuro, tutto tramortisce il nostro leggero equilibrio e scompensa l'energia che da qualche parte dovrà uscire.
La creazione: le emozioni sono a-spaziali e a-temporali, sono qui ed ora (qui dove? e ora quando?) hic et nunc dentro noi. E poi diventano suono inciso graficamente, armonia riproducibile in ogni istante, diventano parole fisiche, oscuri simbolini tutti allineati su fogli e file, disegni e colori, immagini che lo sguardo, la lettura e l'ascolto riproducono. Arte è dare spazio e tempo all'Emozione. Per un'ora, per una vita,un uomo o una donna decidono di essere i creatori di una parte di sé.
Dare vita ad un'emozione è arte, a prescindere che sia per sé stessi o per gli altri. Ancora più affascinante è il fatto che ad ogni lettura, ad ogni lettore, l'immagine è diversa, cambia il significato e la sensazione. Ed è forse anche per questo che a volte scriviamo solo per noi stessi.
Ultimamente seguo molto il nostro nuovo e freschissimo blog, pullulante di voci così diverse, ed ecco che mi ritornano alla mente le riflessioni che facevo quando ero ancora una bambina, stupendomi a leggere una poesia o un pensiero di uno di noi, realizzando che ciò che vedrò io molto probabilmente non era quello che voleva essere mostrato. Sorrido quindi, leggendo una seconda o terza volta, vedendo scorci nuovi, cercando di indagare il vero significato di quella Creazione.
E.T.- Eva Tondini
Ho gli occhi lievemente più aperti. Ora. Rispetto a dieci minuti fa, prima di passare di qui e leggere il tuo post. Io credo molto nella sistemica applicata alla vita. Naturalmente anche alla comunicazione. Questa frase che hai scritto è vera: Per un'ora, per una vita,un uomo o una donna decidono di essere i creatori di una parte di sé". E' lo spirito con il quale mi trovo a leggere questi scritti e lo spirito con il quale li scrivo. Parliamo una lingua molto simile, Eva. Bella storia. Vamos. Tizzi
RispondiEliminaUn bel post. Amo i cani, come lei.
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